Da 15 anni Patti chiari racconta le storie dei cittadini. 15 anni di inchieste, confronti, testimonianze per rendere attenta la comunità sui pericoli e sugli imbrogli nascosti nelle maglie della società.
Ma poi, ad anni di distanza, come sono andate a finire le tante vicende raccontate in oltre 500 puntate? Per rispondere la testata dei consumatori della RSI ha ideato una nuova rubrica: Il PUNTO. Ripercorriamo a ritroso alcune delle vicende raccontate nel programma per poi localizzarle nel tempo presente. Tra quel passato e l’oggi cosa è successo? Che fine hanno fatto i protagonisti? Le loro battaglie? Le loro richieste? Insomma, facciamo il PUNTO della situazione.
La terza vicenda trattata nella nostra rubrica è quella delle puzze da incubo con cui i cittadini di Ponte Capriasca, Taverne e Giubiasco erano confrontati nel 2018.
Tapparelle chiuse, giardini inutilizzati, nasi tappati, era questa la quotidianità di chi viveva e lavorava nei pressi di alcune ditte di compostaggio. Non potendo andarsene, i malcapitati non erano rimasti con le mani in mano: avevano scritto alle autorità, telefonato, raccolto firme e inoltrato interrogazioni. Nulla o quasi era cambiato. Patti chiari era l’ultima speranza.
Cosa è successo allora dopo la trasmissione? I cittadini avranno vinto la loro battaglia?