“Mentre ero per terra ricevevo calci dappertutto. C’era ragazzo che stava filmando il tutto, ma non me n'ero accorto”. A parlare Mario, nome di fantasia. Si è rivolto a Patti chiari per denunciare un fenomeno che ha sconvolto la sua vita e quella dei suoi genitori: filmato durante un pestaggio e poi insultato su internet dopo che il video è stato diffuso sul web. Aggredire, molestare e denigrare gli altri su internet: di cyberbullismo ci si può ammalare o addirittura morire. Succede soprattutto tra i ragazzi: complice la diffusione degli smartphone, le persecuzioni online non conoscono freno: tra Facebook, Instagram e altri social, ne è vittima il 25% dei giovani.
Patti chiari ha raccolto testimonianze scioccanti: quelle dei genitori di ragazze suicidatesi dopo che le loro foto e video intimi erano finiti sul web. Ma anche quelle di giovani vittime di commenti sull’aspetto fisico, o di aggressioni corporali filmate e diffuse su internet dai molestatori. Contro il cyberbullismo non esistono leggi specifiche ma solo articoli separati del codice penale: lo sa una madre che ha speso migliaia di franchi di spese legali per vedere inflitta una multa irrisoria al cyberbullo di suo figlio.
Cosa fare contro il cyberbullismo? Prevenzione e sensibilizzazione dove il fenomeno si manifesta più spesso: tra i banchi di scuola. Gli studenti della 3D delle scuole medie di Canobbio hanno accettato di trasformarsi in attori per un giorno e girare con Patti chiari questo video anti-cyberbullismo, ispirato a un fatto realmente accaduto.
Cyberbullismo nella Svizzera italiana
Patti chiari 28.01.2022, 19:39
Contatti utili
Hai bisogno di essere ascoltato? Chiama il numero 147 o chatta qui con giovani della tua età: 147.ch
Puoi contattare anche la consulenza dell’Aiuto alle vittime di reati
Altri link utili
Giovani e media - Portale informativo per la promozione delle competenze mediali: www.giovaniemedia.ch
Il sito di Prevenzione Svizzera della Criminalità: www.skppsc.ch
Settore corsi della Croce Rossa Svizzera, progetto prevenzione "Sai del bullismo? Se sai, non fai" rivolto a ragazze e ragazzi delle scuole ticinesi.