Investi uno, guadagni 50

"Più gente fai entrare nel sistema e più guadagnerai!!”. Questo si sono sentiti dire i partecipanti a una riunione organizzata da OneCoin nella Svizzera italiana.

Dalla Cina al Messico, passando dalla Svizzera e dal Ticino, lo schema è sempre lo stesso: promettono guadagni stellari in brevissimo tempo, addirittura fino al 5000% del capitale investito. Dietro a questo business c’è un’idea, OneCoin appunto, e una donna, la fondatrice del progetto, Ruja Ignatova. OneCoin, afferma, è una moneta elettronica che vuole far concorrenza alla famosa BITCOIN. Ma con quest’ultima sembra condividere ben poco.

Ci siamo infiltrati nella rete ticinese, ha investito dei soldi e ha scoperto un mondo poco chiaro: meeting con prospettive imbonitrici, pagamenti in contanti, soldi inghiottiti da una specie di gioco on-line, promesse di guadagno assurde. E poi ci sono i lati oscuri che coinvolgono la responsabile mondiale di questo business. Ma soprattutto c’è un sospetto: secondo alcuni si tratta uno schema Ponzi, un sistema cosiddetto piramidale, che se fosse appurato come tale sarebbe vietato sia in Svizzera, sia in Europa. Ma poi si tratterà davvero di un investimento finanziario? E cosa fanno le autorità? I retroscena di un business poco chiaro che è arrivato anche nella Svizzera italiana.

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