Inchieste in corso

Pane senza frontiere

Un’inchiesta di Patti chiari per poter dire pane al pane

  • 18 aprile, 14:54
Pane, Panetteria, Varietà, Cestino, Pane in cassetta, Mercato, Baguette
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Caldo, fragrante, profumato. È il pane che troviamo spesso in libero servizio al supermercato. Lo mettiamo nel sacchetto e lo portiamo a casa, senza pensarci troppo. Ma da dove viene questo pane? Ora chi lo vende è obbligato a dirlo. E non mancano le sorprese!

Lo avrete forse notato: da qualche tempo, in molti punti vendita, sono apparse delle bandiere svizzere accanto alle etichette del pane in vendita sfuso. Pane elvetico, senza ombra di dubbio. Bene! Ma avete già guardato da dove vengono i prodotti di panetteria che la bandiera svizzera non ce l’hanno? Beh, avvicinate lo sguardo, tirate fuori gli occhiali dalla borsa e… vedrete il mondo! Il nuovo obbligo di segnalazione dell’origine del pane, in vigore da qualche tempo, ha rivelato che molto del pane che mangiamo viene dall’estero: Francia, Germania, Italia, ma anche Polonia, Portogallo, Grecia, eccetera. Difficile sapere chi lo fa, i supermercati non rivelano chi sono i loro fornitori esteri. Per capirlo bisogna percorrere altre strade e ci abbiamo provato, non senza difficoltà. Abbiamo però anche voluto verificare se il nuovo obbligo di dichiarazione dell’origine del pane è rispettato da tutti. La nuova regola infatti non riguarda solo i supermercati, ma anche panetterie, stazioni di servizio, paninoteche, ristoranti. Noi abbiamo fatto un test: chi vende pane sa che deve comunicare al consumatore da dove viene? Lo fa? Come giudica questa esigenza di trasparenza? E poi: la croce svizzera sul pane è garanzia di un pane migliore? 

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