Un ragazzino di 12 anni colpito da sarcoma. La terapia si dimostra efficace ma per evitare una recidiva serve un farmaco che in Svizzera non è omologato. La cassa malati rifiuta così il rimborso dei costi, nonostante per l’adolescente quel farmaco sia vitale. La denuncia a mezzo stampa, l’indignazione popolare e l’organizzazione di una colletta convinceranno infine l’assicuratore a rivedere la propria decisione.
Nel mese di luglio il caso ha suscitato scalpore ed ha commosso il Ticino. Ma quanti casi analoghi esistono? Quante persone, affette da patologie gravi o potenzialmente mortali, devono lottare con la propria cassa malati per vedersi riconosciuto un diritto iscritto nella costituzione, ovvero il diritto alle cure?
Ebbene, quel caso non è affatto raro. Alcuni pazienti hanno deciso di raccontare a Patti chiari le loro dolorose esperienze e le loro difficoltà per ottenere rimborsi che, apparentemente, sembrerebbero sacrosanti. Al servizio segue la discussione in studio con il presidente di santésuisse
Heinz Brand, il presidente dell’ordine dei medici del canton Ticino
Franco Denti,
Antonio Cerqueira affetto da una rara forma di Leucemia e
Rocco Falchetto il cui nemico principale è la luce a causa della Protoporfirìa Eritropoietica.
Malati e abbandonati
RSI Inchieste 12.10.2018, 23:28
Spesso carissimi, spesso utilizzati per terapie non previste, il rimborso di molti farmaci è infatti tutt’altro che scontato. In determinati casi, le assicurazioni malattia possono decidere, paziente per paziente, applicando criteri non sempre trasparenti. Così per lo stesso identico farmaco, per la stessa identica terapia, per la stessa identica malattia, una cassa malati potrebbe giungere a decisioni diverse. E in certi casi la cassa malati decide di non pagare, come successo ad Antonio Cerqueira.
Antonio Cerqueira e il rimborso mancato
RSI Inchieste 12.10.2018, 23:23
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