Sapore di fabbrica
Il rosso brillante delle fragole appena colte. La consistenza della torta fatta in casa. Il profumo dell’arrosto cucinato dalla nonna. L’industria rincorre i desideri dei consumatori e porta nei supermercati prodotti che si conservano a lungo, sono belli da vedere e strizzano l’occhio alla nostalgia dei “cibi di una volta”. Tutta natura?
Si tratta piuttosto di prodigi della tecnologia alimentare. Ricette che nascono in laboratorio e che arrivano nelle nostre case con etichette e confezioni frutto della sapienza di professionisti del marketing.
Viaggio nel mondo degli additivi alimentari – una grande famiglia di sostanze chimiche indicate per legge con sigle e denominazioni impossibili da ricordare. Dalle famigerate “E” agli additivi che non sono soggetti a obbligo di dichiarazione; fino a nomi che suonano familiari ed evocano semplicità, come “lievito” o “proteine del latte”, nomi che nascondono spesso composti ad alta tecnologia messi a punto dagli specialisti in “Scienza degli alimenti” e in “Scienza del consumatore”.
Ma come fai ad orientarti, se non sei un addetto ai lavori? Serve leggere le etichette per farsi un’idea di cosa hai nel piatto? E i prodotti presentati come naturali, “fatti col cuore”, “senza zucchero aggiunto” e simili promesse: quali e quanti additivi contengono? Le risposte a Patti chiari nel servizio di Serena Tinari e Paolo Conti.
L’imbroglio della frutta
Cinque porzioni di frutta (e/o verdura) al giorno: chi non ha mai sentito questa raccomandazione? È un ritornello che ci ripetono ormai tutte le autorità sanitarie del mondo. La frutta contiene vitamine, minerali, fibre: insomma un vero toccasana che aiuta a prevenire obesità, diabete, malattie cardiovascolari...
Dell’interesse che circonda la frutta, ovviamente, si è accorta anche l’industria alimentare, che ne ha fatto un cavallo di battaglia pubblicitario. Dai succhi agli yogurt, passando per biscotti, tortine e marmellate, il messaggio è sempre quello: c’è frutta, tanta frutta, buonissima frutta… Nelle pubblicità si vedono addirittura prodotti spuntare sugli alberi o apparire magicamente in un cestino colmo di frutti!
La realtà, naturalmente, è un po’ diversa: Patti chiari mette a confronto promesse e immagini che compaiono sulle confezioni con quello che c’è dentro. E le sorprese non mancano!
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