Le segnalazioni

Richiesta di pagamento furbetta

Un telespettatore segnala: sembra arrivare dalle autorità, ma non è così

  • 05.07.2024, 14:40
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Aprite un negozio online ed ecco arrivare nella cassetta della posta una richiesta di pagamento: ben 426 franchi da saldare entro 30 giorni. La ragione? Le prime due righe della missiva, in grassetto, sembrano chiarirla: “La registrazione presso il Registro di commercio è andata a buon fine, ora deve essere finalizzata la registrazione presso la Schweizerische Digitale Wirtschaft und Medien” (Economia digitale e media svizzeri).

Questa richiesta di denaro ci è stata segnalata da un telespettatore, insospettito anche dal fatto che il mittente della lettera, a un primo sguardo, potrebbe sembrare l’autorità: tra gli aspetti che possono confondere, non solo alcune frasi, ma anche l’intestazione con tanto di bandiera elvetica affiancata dalla dicitura - nelle quattro lingue nazionali - “Economia digitale e media svizzeri”, un indirizzo e-mail che contiene la parola “bundessenat” (senato federale), e così via. Un rapido controllo sul Registro di commercio gli ha permesso però di verificare che il mittente non è l’autorità, bensì una ditta privata.

L’attento telespettatore ha deciso quindi di segnalare quanto successo a noi e all’Uffico federale della ciber-sicurezza (https://www.ncsc.admin.ch). Nella sua risposta, UFCS ricorda che: “Fornitori poco affidabili inviano regolarmente fatture alle aziende per presunte iscrizioni sulla mappe della città o nei registri aziendali ecc. Il periodo di pagamento di pochi giorni è sempre molto breve. Il cittadino non deve rispondere a questa richiesta in nessun caso”.

Interpellata dalla nostra redazione, la ditta risponde:

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