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Le intelligenze artificiali fanno passi da gigante

Il caso ChatGPT: un enorme cervello digitale, online e gratuito, in grado di scrivere e rispondere su qualunque tema e in qualunque stile - Il rischio delle frodi universitarie

  • 14 gennaio 2023, 07:48
  • 20 novembre, 12:10
03:13

Chat GPT: il fenomeno informatico del momento

Telegiornale 13.01.2023, 20:00

Di: TG 

"Immaginate di avere a disposizione un assistente personale in grado di generare testi in maniera autonoma. Bene, esiste già e si chiama ChatGPT!"Questo inciso è stato scritto da un'intelligenza artificiale, cui è stato chiesto consiglio su come iniziare il servizio che state leggendo.

ChatGPT è sorprendente. Ma di cosa si tratta esattamente? "Un nuovo strumento di intelligenza artificiale, online e gratuito. Un grosso cervello artificiale, fatto di neuroni elettronici e e capace di elaborare testo. Capace di ascoltare domande, e dare risposte", ha spiegato Luca Gambardella, professore all'USI.

Tanto impressionante che nelle ultime settimane si è assistito a un vero e proprio boom di iscrizioni. Anche perché una delle particolarità della ChatGPT è che si può pretendere che i testi vengano scritti in un certo modo piuttosto che in un altro. "Si può chiedere alla macchina di utilizzare un determinato stile", prosegue Gambardella. Per la macchina si tratta di riscrivere un testo secondo certe regole... ma la cosa interessante è che le regole non gliele abbiamo insegnate noi... ma le ha imparate la macchina leggendo testi di quella tipologia".

Rischio di frodi universitarie?

Email, riassunti, poesie... ma anche brani musicali o quadri. ChatGPT è in grado di fare di tutto, addirittura elaborati universitari, come hanno dimostrato 14 studenti di Lione, poi però scoperti. Un campanello d'allarme per gli atenei. "Ci stiamo preparando", conferma Lorenzo Cantoni, prorettore vicario USI. "Giovedì prossimo avremo una riunione con tutti i decani anche su questo argomento. Da tempo adottiamo dei sistemi di controllo in caso di copiature, ad esempio sistemi automatici che verificano se in una tesi sono stati copiati dei testi senza la citazione corretta".

"Dobbiamo considerare però che un'università valuta la persona in tanti modi", sottolinea Cantoni, "ad esempio con le presentazioni o nei lavori di gruppo. Quindi nell'insieme degli esami, in due o tre anni, siamo in grado di distinguere studenti bravi e che meritano il diploma da studenti meno bravi".

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