In Francia è entrata in vigore la nuova legge contro la pedofilia e gli incesti. Va a colmare un vuoto legislativo ormai diventato inaccettabile alla luce delle numerose denunce di abusi che si sono sommate negli ultimi mesi. Il picco è stato toccato con il caso Olivier Duhamel, un influente politologo a lungo alla guida della prestigiosa scuola "sciences po" di Parigi e costretto a ritirarsi dopo le rivelazioni sugli stupri fatti subire a un figliastro.
Le violenze commesse sono andate in prescrizione, ma hanno alimentato il dibattito pubblico e parlamentare sfociato in una nuova normativa che va finalmente a proteggere con forza i minorenni vittime di crimini sessuali.
Ormai ogni adolescente sotto i 15 anni è considerato non consenziente per qualsiasi tipo di rapporto sessuale con un adulto. Una soglia limite portata a 18 anni per gli incesti condannabili con 20 anni di carcere in caso di stupro e con 10 per le aggressioni anche da parte di adulti che senza essere parenti stretti esercitano un’autorità di diritto e di fatto sui minorenni.
La prescrizione potrà andare oltre i 30 anni per i reati sessuali commessi da aggressori recidivi. La nuova normativa permette infine di salvaguardare gli amori adolescenziali grazie alla cosiddetta “clausola di Romeo e Giulietta”, che preserva relazioni libere e consenzienti se non ci sono più di 5 anni di età di differenza rispetto al minore coinvolto.