Gli americani sono chiamati martedì al voto per le elezioni di medio termine per il rinnovo del Congresso. Elezioni che appaiono anche come un vero e proprio referendum sull'operato di Barack Obama, la cui popolarità è in caduta libera.
Il momento, per il presidente, non è dei migliori; Obama dovrà infatti fare i conti, per i prossimi due anni, con l'assemblea legislativa che uscirà dalle urne e, secondo le previsioni, in vantaggio ci sarebbe la destra, che detiene sette dei dieci Stati chiave per la conquista del Senato e che potrebbe bloccare tutte le riforme future.
In molti Stati, però, la corsa è serrata e i democratici possono ancora sperare che l'attuale presidente non faccia la fine dei predecessori George Bush, Bill Clinton e Ronald Reagan, che a metà mandato persero la maggioranza.
AP-E/NC
Il voto in breve
I seggi si sono aperti alle 6.00 locali (mezzogiorno in Svizzera) in otto Stati dell'Unione: Connecticut, Maine, New Hamsphire, New Jersey, New York, Virginia, Indiana e Kentucky. I sondaggi danno i repubblicani all'opposizione in vantaggio, per il controllo sia della Camera, sia del Senato. Si vota per il rinnovo della Camera, di un terzo del Senato e per 36 Governatori su 50.
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