I kamikaze che hanno compiuto i tre attentati che nel giro di una decina di minuti hanno colpito domenica mattina altrettante chiese cristiane di Surabaya, in Indonesia, appartenevano a una medesima famiglia. Padre, madre e quattro figli -due adolescenti e due ragazzine di 12 e 9 anni che sono state portate con sé dalla donna- erano da poco rientrati dalla Siria, secondo quanto reso noto da un portavoce della polizia.
In un caso è stata usata una moto, in un secondo un'autobomba e nel terzo lo scoppio è avvenuto al momento dei controlli di sicurezza.
Il bilancio provvisorio degli attacchi, rivendicati dall'autoproclamato Stato islamico attraverso l'agenzia Amaq, suo organo di propaganda, è di 13 morti e una quarantina di feriti. Le autorità hanno condannato il gesto e promesso di non cedere di fronte al terrorismo. L'Indonesia, maggiore paese musulmano del mondo -il 90% della popolazione appartiene a quella fede- ospita anche importanti minoranze indù e buddiste, oltre che cristiane.
pon/Reuters/ATS
Triplice attentato in Indonesia
Telegiornale 13.05.2018, 14:30
RG 12.30 del 13.05.2018 Il servizio di Thomas Paggini
RSI Info 13.05.2018, 14:40
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RG delle 18.30 del 13 maggio 2018; il servizio di Thomas Paggini
RSI Info 13.05.2018, 20:30
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