L’Ucraina ha vissuto oggi il suo giorno più lungo, dalla liberazione della leader della Rivoluzione arancione, Iulia Timoshenko, alla fuga di Ianukovich che grida al colpo di Stato, oggi l'Ucraina ha vissuto il suo giorno più lungo.
- 09.00 (ora Svizzera, le 10 a Kiev): in migliaia si radunano a piazza Maidan, nel centro di Kiev.
Ieri, in tarda serata, un leader di un gruppo paramilitare di estrema destra aveva incitato i manifestanti a prendere d'assalto il palazzo presidenziale se il presidente Viktor Ianukovich non avesse ceduto il potere prima delle 08.00 di oggi.
- 9.15: si dimette il presidente del parlamento, Volodymyr Rybak, fedelissimo di Ianukovich. Altri 13 deputati, dopo i 28 di ieri, abbandonano il partito delle Regioni, partito al potere.
- 09.30: L'opposizione ucraina, per bocca del leader di Udar, l'ex pugile Vitali Klitschko, e del il capo del partito nazionalista Oleg Tiaghnibok chiede elezioni presidenziali anticipate entro il 25 maggio. Klitschko annuncia: Ianukovich «ha lasciato la capitale».
- 10.25: i manifestanti fanno irruzione nella residenza di Ianukovich. I dimostranti prendono il controllo anche del palazzo presidenziale, secondo i cronisti.
- 11.40: il braccio destro di Iulia Timoshenko, Oleksandr Turcinov, viene eletto presidente del parlamento.
- 11.45: la Polizia, in una nota pubblicata sul sito del ministero dell'Interno, afferma di servire il popolo e «condivide il suo desiderio di rapidi cambiamenti».
- 12.20: Arsen Avakovest, altro uomo vicino alla Timoshenko, viene nominato Ministro degli Interni.
- 12.28: Anna Gherman, consigliera di Ianukovich conferma che il capo di Stato ucraino è a Kharkiv (nell'est del paese).
- 12.35: il Parlamento vota la liberazione «immediata» di Iulia Timoshenko.
- Poco prima delle 13.00: il governatore della regione di Kharkiv, Mikhailo Dobkineon, annuncia l'apertura di un congresso delle regioni filo-russe a Kharkiv, alla presenza di parlamentari e governatori russi. L'obiettivo della conferenza è «evitare spargimenti di sangue nelle regioni». Ianukovich non vi partecipa.
- 15.10 : Ianukovich annuncia in televisione di non aver «nessuna intenzione» di dimettersi e che «il paese sta vivendo un colpo di stato».
- 15.30: le Forze Armate «restano fedeli al popolo ucraino» e annunciano che non interverranno «in alcuna maniera nel conflitto politico».
- 15.40: Mosca denuncia l'opposizione ucraina che «non ha tenuto fede a nessuno degli impegni presi, ma avanza nuove richieste piegandosi a estremisti armati le cui azioni costituiscono una minaccia diretta alla sovranità della Ucraina».
Red MM/ATS