La Svizzera non seguirà la Casa Bianca e la Commissione europea nella decisione di bandire TikTok dai telefoni dell’amministrazione pubblica.
Washington e Bruxelles temono che Pechino (TikTok è cinese, ndr) possa avere accesso ai dati (cosa che la società proprietaria ha tuttavia sempre negato); la Cancelleria federale, in una risposta scritta alla RSI, spiega per parte sua che “l’Amministrazione federale può vietare singole app in qualsiasi momento” ma aggiunge che “al momento non è previsto alcun divieto per TikTok sui telefoni cellulari ufficiali”.
Da Berna fanno inoltre sapere che si chiarirà con le autorità competenti dell’UE il perché della loro decisione e che il Centro Nazionale per la Sicurezze Informatica (NCSC), “continua a monitorare gli sviluppi in tutti i settori e può agire se necessario”.
La sicurezza, in Svizzera, sembra garantita: i dipendenti della Confederazione, spiega un portavoce, “utilizzano applicazioni speciali sui loro telefoni cellulari per accedere ad applicazioni e dati aziendali come e-mail, calendari, contatti e piattaforme intranet. Ciò significa che questi dati aziendali rimangono in un ambiente isolato e sicuro”.