Svizzera

No a Sion 2026, stampa unanime

Il voto popolare vallesano che al 54% ha detto di non volere i Giochi invernali, analizzato dai quotidiani elvetici

  • 11 giugno 2018, 09:23
  • 23 novembre, 01:13
Chiaro no vallesano alla candidatura di Sion per i Giochi del 2026

Chiaro no vallesano alla candidatura di Sion per i Giochi del 2026

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Il "no" vallesano ai Giochi olimpici invernali del 2016 è “una lezione di democrazia e la somma di diverse problematiche”. Dopo il chiaro pollice verso ai Giochi, la stampa nazionale è unanime nell’affermare che tra le ragioni che hanno fatto pendere la bilancia contro l’evento “vi sia la tipica prudenza svizzera, soprattutto per l’aspetto finanziario, una certa dissaffezione verso i promotori della candidatura e la maggioranza politica ma anche l’immagine del Comitato olimpico internazionale, per molti offuscata da scandali poco edificanti”.

Così, tra i giornali romandi c’è chi afferma che “il popolo non ha visto niente da guadagnare in un progetto percepito soprattutto a favore di élites politiche e economiche” (La Liberté). Il Vallese non ha voluto “un progetto imponderabile in molti suoi aspetti “ rincarano alcuni fogli svizzerotedeschi (Tages-Anzeiger) che rilevano come il “no vallesano è frutto di troppo rumore politico, troppe incertezze, e che il risultato popolare si basa su un semplice calcolo costi-ricavi” (Neue Zürcher Zeitung). “I risultati di molti comuni ha seguito questo calcolo” (La Tribune de Genève). “I contribuenti hanno temuto di dover passare alla cassa alla fine dei Giochi rimandando altri investimenti molto più necessari” (Journal du Jura).

"Uno schiaffo alla classe politica vallesana e un voto contrario alla maggioranza politica che caldeggiava la candidatura di Sion per i Giochi” (Le Nouvelliste). Altro punto dolente la comunicazione dei promotori e l’esagerata campagna mediatica condotta da alcuni dei membri del comitato promotore. (Le Nouvelliste, 24 Heures e Le Courrier). Poche le voci fuori dal coro che lamentano “l’occasione persa” (Blick, Walliser Bote che però non è tenero con l’immagine del CIO, tra le cause, secondo il foglio altovallesano, di aver contribuito al no popolare).

ATS/Swing

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