L’iniziativa “Per cure infermieristiche forti” è il primo oggetto su cui saremo chiamati a pronunciarci per le votazioni federali del 28 novembre. Lanciata nel 2017, venne depositata lo stesso anno in Cancelleria federale con più di 114’000 firme valide a sostegno.
Il testo punta al riconoscimento delle cure infermieristiche come una componente di rilievo dell’assistenza sanitaria e chiede disposizioni dirette da parte della Confederazione su più aspetti inerenti a quest’ambito: condizioni di lavoro e remunerazioni adeguate, possibilità di sviluppo professionale, garanzia della disponibilità di un sufficiente numero di infermiere e infermieri per la copertura delle necessità del sistema sanitario. Fra le richieste spicca, in particolare, la possibilità di fatturare direttamente alle casse malati, o ad altre assicurazioni sociali, determinate cure infermieristiche. Attualmente, infatti, sono fatturabili unicamente le prestazioni infermieristiche che sono prescritte da medici.
Iniziativa sulle cure infermiertistiche: il video esplicativo diffuso dalla Cancelleria federale
Questa possibilità è contemplata anche da un controprogetto indiretto presentato come valida alternativa ai votanti. Con tale normativa il Parlamento ritiene di aver risposto alle istanze principali dell’iniziativa, giudicata però nel suo insieme eccessiva. Il testo approvato dalle Camere prevede in particolare lo stanziamento in 8 anni di quasi un miliardo di franchi per il sostegno alla formazione professionale. Quanto poi alla fatturazione diretta di determinate cure, il controprogetto vi affianca modalità di controllo, e di limitazione delle autorizzazioni, con l’obiettivo di impedire la possibilità di aumenti delle prestazioni, dei costi, e quindi dei premi a carico degli assicurati.
Gli argomenti degli iniziativisti
I promotori del testo giudicano insufficiente il controprogetto, sostenendo che non comprende provvedimenti tesi a evitare l’emorragia di personale. Intanto i ritmi di lavoro e le sollecitazioni sono diventati tali da indurre il 40% delle infermiere e degli infermieri ad abbandonare la professione dopo pochi anni. Si tratta, allora, di promuovere la formazione, ma anche di migliorare il quadro delle condizioni lavorative e remunerative.
I sostenitori dell’iniziativa sottolineano la continua crescita in Svizzera del numero di persone affette da patologie croniche. Le necessità di cure aumentano e, per assicurare la qualità dei trattamenti, si impone quindi un sufficiente numero di infermieri diplomati. Attualmente invece, con più di 10’000 posti vacanti, il settore presenta carenze di organico che in nessun altro ramo professionale sono così pronunciate.
Gli argomenti del “no”
Parlamento e Consiglio federale sottolineano la rilevanza del lavoro infermieristico, ma ritengono che competa alle organizzazioni del settore sanitario, ai cantoni e alle parti sociali - e non alla Confederazione - la definizione delle condizioni di lavoro e salariali. L’ accettazione dell’iniziativa sancirebbe inoltre l’attribuzione, a livello di Costituzione federale, di un particolare trattamento ad una categoria professionale.
Le Camere e il Governo difendono quindi la validità del controprogetto, affermando, in particolare, che i fondi previsti dal medesimo potranno essere utilizzati al fine di creare posti di formazione urgentemente indispensabili. Un “sì” all’iniziativa implicherebbe invece l’accantonamento del controprogetto e un allungamento dei tempi imposto dall'iter di elaborazione di una nuova normativa.
RG 12.30 del 05.11.21 - Iniziativa sulle cure infermieristiche: la corrispondenza di Mattia Serena
RSI Info 08.11.2021, 16:53
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