I telefoni cellulari sono diventati, per molti, un'estensione del corpo umano. Siamo abituati a consultarli quando ci troviamo in situazioni problematiche. Tuttavia, la loro utilità è limitata: in caso di blackout generalizzato, infatti, non servirebbero più a nulla.
Ecco allora tornare di moda i radioamatori e le ricetrasmittenti. Chi le vende sta facendo dei veri e propri affari. Anche le associazioni che si occupano di comunicazioni di emergenza si stanno preparando all'eventualità di una mancanza di energia, vista l'instabilità della situazione internazionale che ha conseguenze anche sull'Europa.
"I clienti li vogliono perché temono un blackout. Infatti quando manca la corrente, la rete mobile può funzionare solo per circa mezz'ora. Inoltre, anche la telefonia fissa dipende dall'elettricità, così come i router". "Senza corrente, non funziona più nulla", spiega Max Kleiner, venditore di ricetrasmittenti.
Le reti delle ricetrasmittenti potrebbero essere utilizzate se i provider non funzionassero più, ovvero quando i fornitori di telefonia dovessero essere vittima di un blackout, assicurando contatti telefonici per via aerea. La fitta rete di antenne sul territorio permette di comunicare in modo indipendente da elettricità e provider. In molti cantoni ci sono accordi con le autorità per i casi d'emergenza, e ci sono varie collaborazioni con la Confederazione. Purtroppo, questo sistema non potrebbe funzionare in Ticino, dove, al momento, non ci sono antenne adatte.