"In Svizzera solo il 2% dei beni che compriamo ogni anno proviene dalla seconda mano. Vuol dire che il 98% è nuovo e di questo il 60% viene buttato nei primi sei mesi dopo l'acquisto": è il dato citato dalla portavoce Aurelia Jaquier per sottolineare l'importanza di prolungare la vita degli oggetti mettendoli in vendita, regalandoli o scambiandoli, il principio dell'economia circolare al centro del Second Hand Day di cui sabato si tiene la terza edizione.
Questo in chiave ecologica in particolare: per la fabbricazione di prodotti sempre nuovi si consumano troppe risorse e si emette tanto CO2, 14 tonnellate a testa pro capite ogni anno.
Gli apparecchi possono anche essere riparati
Per contrastare questa tendenza, vestiti, accessori, attrezzi da giardino, apparecchi elettrici e anche mobili stipati nei nostri armadi e cantine possono essere riportati alla luce e ricevere una seconda vita. Prima di comprare qualcosa di nuovo, i promotori dell'evento consigliano quindi di dare un'occhiata al mercato dell'usato, che può offrire occasioni anche economicamente oltre che ecologicamente convenienti.
Fra gli obiettivi della giornata c'è la creazione, sulla piattaforma secondhandday.ch, di una lista di indirizzi consultabile tutto l'anno di attori dell'economia circolare: boutiques, negozi vintage, riparatori di elettrodomestici... Entro il 2025 si punta ad aumentare al 5% la quota dell'usato nel commercio.