L’iniziativa popolare legislativa elaborata denominata “Le vittime di aggressioni non devono pagare i costi di una legittima difesa”, respinta dal Gran Consiglio, chiede l’adozione di una nuova legge cantonale denominata Legge sul rimborso spese per i procedimenti connessi alla legittima difesa.
L’unico articolo della legge proposta prevede che “il Cantone ad ogni persona residente in Ticino che è stata assolta o contro cui il procedimento nei suoi confronti è stato abbandonato da un’autorità penale svizzera per i reati commessi in stato di legittima difesa, in stato di necessità o più in generale per essere stata indotta dalle circostanze a commettere un’azione per respingere un’aggressione ingiusta o la minaccia ingiusta di un’aggressione imminente fatta a sé o ad altri, rimborsa a tariffa piena l’integralità di tutte le spese procedurali, dei disborsi e delle spese per la difesa di fiducia causati dalla procedura dinanzi alle autorità di perseguimento penale, alle autorità giudicanti penali e al Tribunale federale, ivi comprese le procedure per i casi bagatellari e per i casi semplici”.
Il Gran Consiglio e il Consiglio di Stato raccomandano di respingere l’iniziativa.