Ticino e Grigioni

Corona Immunitas, i primi risultati

Secondo i primi dati i giovani adulti utilizzano sempre meno la mascherina – Partite 2'000 lettere per coinvolgere bambini e ragazzi

  • 31 agosto 2020, 20:13
  • 22 novembre, 18:38
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CSI 18.00 del 31.08.2020 - Il servizio di Camilla Luzzani

RSI Info 31.08.2020, 20:07

  • Archivio TI-Press
Di: CSI/dielle 

I giovani adulti utilizzano di meno la mascherina rispetto a prima e, in generale, la percezione del rischio è moderata a livello individuale, ma alta a livello collettivo. Sono questi i primi risultati del programma di ricerca Corona Immunitas, che indaga l'efficacia delle misure introdotte per contrastare il virus, ma non solo.

Si tratta di studi condotti in Ticino dalla SUPSI e dall'USI, che nell'arco di 12 mesi verranno svolti su tutte le fasce della popolazione ticinese. Oggi sono partite le lettere per invitare a partecipare i bambini e i ragazzi minori di 20 anni: circa 2'000 lettere che equivalgono in media a un ragazzo per classe.

Per il programma nazionale, che unisce diversi studi sia sierologici sia psicologici sulla percezione del virus, in Ticino sono state coinvolte 8'000 persone appartenenti a tutte le fasce di età. “Rispetto allo studio fatto dall’Ufficio del medico cantonale – spiega ai microfoni RSI il professore di salute pubblica Emiliano Albanese, coordinatore dello studio – con prelievi capillari ed adatto alla fase acuta della pandemia con infezioni e anticorpi recenti, il nostro è un prelievo vero e proprio, che facciamo insieme all’EOC e che riesce a non avere falsi negativi anche nella fase cronica, quando il numero di anticorpi cala. In questo modo abbiamo un test attendibile in tutte le fasi pandemiche”.

Questionari psicologici e comportamentali

I risultati dello studio sierologico verranno divulgati nelle prossime settimane. Il programma di studi - in cui rientrano anche quelli svolti nelle case anziani e sul personale sanitario delle varie strutture cantonali - indaga però anche, attraverso questionari con domande mirate, su aspetti più psicologici e comportamentali legati alla pandemia.

La prima parte di popolazione chiamata in causa è quella che va dai 20 ai 64 anni e per questa fascia ci sono già i primi risultati: “Abbiamo osservato che dall’inizio di agosto c’è stato un calo di quasi il 20% tra i giovani adulti (20-35 anni) nell’utilizzo della mascherina nei luoghi pubblici e nei negozi, mentre tra gli adulti fino a 64 anni l’utilizzo viene mantenuto. Questo ci dice che tra i giovani adulti la percezione del rischio è ridotta.”

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I primi risultati dello studio Corona Immunitas

Il Quotidiano 31.08.2020, 21:00

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