Otto: tanti sono i detenuti coinvolti in una rissa scoppiata nei giorni scorsi alla Stampa. Il pestaggio, nato da alcune provocazioni, è avvenuto nel cortile adibito a passeggio.
Tra i carcerati coinvolti, di varie nazionalità, figurano anche due dei giovani condannati per il delitto commesso, nell’ottobre del 2015, in via Odescalchi a Chiasso. Si tratta del 29enne italo-brasiliano e del cittadino svizzero - pure di 29 anni - d’origine ucraina, poi ricoverato in ospedale, dove ha subìto un intervento chirurgico.
Ora toccherà all’inchiesta, coordinata dalla procuratrice pubblica Pamela Pedretti, chiarire i contorni della vicenda e le singole responsabilità. Gli inquirenti hanno già effettuato una prima tornata di interrogatori; altri seguiranno a breve. Importanti riscontri potrebbero giungere pure dall’esame delle immagini di sorveglianza.
Nel frattempo i detenuti, accusati di rissa, sono stati trasferiti alla Farera, in regime di isolamento. Una decisione presa sia a titolo di sanzione disciplinare, sia per consentire i dovuti accertamenti.
“Per episodi del genere la tolleranza è zero – ha spiegato il direttore del penitenziario Stefano Laffranchini. Le indagini sono in corso, e non possiamo quindi rilasciare ulteriori dichiarazioni.”
Francesco Lepori