"Un mezzo di pressione ". Così Fabio Regazzi, sulla stampa domenicale, torna sul lancio dell'iniziativa popolare che vuole correggere gli "eccessi" di Via sicura: la raccolta delle firme inizierà appena pubblicato il testo nel Foglio federale, ad inizio maggio. Le sanzioni per le infrazioni al codice stradale, sostengono gli iniziativisti, sono sproporzionate rispetto a quelle previste per altri reati.
Questa iniziativa popolare servirà a far pressione sul Consiglio federale e il Parlamento affinché accettino un'iniziativa parlamentare del consigliere nazionale ticinese con scopi simili. Il testo di Regazzi chiede di sopprimere la pena minima di un anno di detenzione per i "pirati della strada" e di portare a 6 mesi la durata minima del ritiro della patente. In dicembre il Nazionale ha approvato l'atto parlamentare. La competente commissione degli Stati invece ha deciso all'unanimità di raccomandare la bocciarlo.
L'iniziativa popolare è pronta da due anni, ma l'associazione "Stop agli abusi di Via Sicura", composta essenzialmente di romandi, si è presa un po' di tempo per reclutare nuovi aderenti in Svizzera tedesca.
ats/joe.p.