La rissa per il controllo del Motel Castione approda in aula a oltre quattro anni dal 17 giugno 2009. Da martedì pomeriggio in Pretura penale a Bellinzona si svolgerà il processo a carico di cinque dei protagonisti della violenta bagarre avvenuta nei pressi del noto postribolo che nel frattempo ha riaperto come Casa Yasmine con un’altra gestione e nuove basi.
L’ipotesi di reato promossa dalla procuratrice pubblica Margherita Lanzillo nei confronti del quintetto è di rissa. Un’accusa contestata dai diretti interessati che, tramite i loro patrocinatori (gli avvocati Cesare Lepori, Franco Janner, Brenno Martignoni-Polti, Carlo Borradori e Paolo Tamagni) si sono opposti al decreto d’accusa emesso nei loro confronti.
L’inchiesta aveva permesso di fare un po’ di luce sugli inquietanti retroscena dello scontro in atto da alcuni mesi tra la società locarnese proprietaria del Motel e quella affittuaria domiciliata a Biasca. Il violentissimo confronto fisico tra i due gruppi - entrambi interessati a controllare i lucrosi affari del locale a luci rosse - era scoppiato attorno alle 20.30 di una tranquilla sera di fine primavera. I contendenti si erano affrontati con spranghe, bastoni, pugni e calci. Alla fine, al termine di una decina di minuti di botte, in quattro erano finiti all’ospedale.
Diem