Le prime attività agricole in Ticino sono cominciate fra 7'500 e 5'000 anni fa e la popolazione dell'epoca ha bruciato gli alberi per estendere così pascoli e campi. Una pratica che aveva portato alla sparizione dei boschi di abeti bianchi, poi ricomparsi autonomamente.
Le scoperte sul Ticino preistorico sono state fatte grazie a sedimenti trovati nel lago di Origlio e a un nuovo metodo di analisi del DNA usato per una ricerca condotta dall'Istituto federale di ricerca della foresta, la neve e il paesaggio con le università di Berna e Losanna.
Il nuovo metodo, grazie alle tecnologie più recenti, permette di studiare il DNA recuperato dai sedimenti, spesso degradato, riducendo anche i costi dell'operazione.
ATS/sf