Più di un nascituro ogni cento negli Stati Uniti è figlio della provetta. Secondo i dati resi noti dalla Società USA per la riproduzione assistita, 61'740 dei 3,9 milioni di bimbi nati negli Stati Uniti nel 2012 sono stati concepiti grazie alla fecondazione in vitro. Dove un ovulo femminile è stato fecondato con spermatozoi maschili, per poi essere impiantato nell'utero della futura madre.
Il ricorso alla tecnica di fecondazione assistita continua ad aumentare e le metodologie migliorano: sono diminuite le nascite gemellari, di riflesso al calo delle donne che si sottopongono a impianti di embrioni multipli. Nel 2012, circa il 30% delle donne sotto i 35 anni ha avuto due gemelli e l'1% tre gemelli: nel 2003 erano il 33% ad aver partorito due gemelli, ed il 6% tre gemelli.
L'aumento dell'uso della provetta per il concepimento dipende anche dall'inarrestabile incremento dell'età media delle madri che ha raggiunto negli Stati Uniti i 26 anni per il primo figlio. Contro i 21 anni e mezzo degli anni Settanta quando venne alla luce la prima bimba concepita in laboratori:o, Louise Brown nata nel 1978 in Gran Bretagna. Per quella prima «baby» frutto della nuova tecnologia medica, lo specialista Robert Edwards vinse il premio Nobel nel 2010.
Ansa/Diem