Il suo curriculum dice che è un violista dalla solida formazione classica, ma in realtà Paolo Botti se la cava assai bene anche col banjo, e suona pure altri strumenti oltre ad alternare occasionalmente il violino al suo strumento principale. È quindi un polistrumentista eclettico attivo da sempre nell'ambito della musica improvvisata: ha collaborato, tra gli altri, con Franco D'Andrea, Bruno Tommaso, Giorgio Gaslini, Dave Liebman, Tristan Honsiger, Dave Burrell e William Parker esibendosi in moltissimi festival e rassegne in Italia, Europa, ma anche in Asia e Africa. Nato a Roma e attivo a Milano, dove vive ormai da molti anni, è stato tra i fondatori dell'associazione di musicisti milanesi C-Jam e ha dato vita alla Blast Unit Orchestra. Come specialista di uno strumento poco frequentato nell'ambito della musica improvvisata ha al suo attivo decine di partecipazioni discografiche, ma a noi interessano soprattutto i lavori a suo nome, a cominciare dal progetto che ha dedicato ad Albert Ayler, "Angels and Ghosts", pubblicato nel 2010 e subito apprezzato dalla critica. Di questo e di molto altro parleremo, tra una sorpresa e l'altra della nostra imprevedibile scaletta musicale.
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