Una “monaca marxista spretata”, così si definiva Goliarda Sapienza (1924-1996) come racconta Angelo Pellegrino, suo compagno ventennale e curatore dell’opera complessiva. Oggi “L’arte della gioia” è un libro di culto, ma il ponderoso romanzo è stato riscoperto con quarant’anni di ritardo, nel 2005, grazie ad un’editrice e ad una traduttrice francesi. D’allora la sua fama non ha smesso di crescere: a Catania, Parigi, Rennes oggi si organizzano convegni, si pubblicano biografie e monografie.
In occasione del centenario della nascita, parliamo di Goliarda Sapienza con Angelo Pellegrino (1./5), Nathalie Castagné (3./5) (traduttrice dell’opera omnia) , Gloria Scarfone (2./5), Manuela Spinelli (4./5) (sul successo postumo e le nuove ricerche in corso) e Maria Morelli (5./5) (che ne ha studiato la componente femminista).
Dossier: “Il centenario di Goliarda Sapienza”
Dossier: “Il centenario di Goliarda Sapienza” (1./5)
Alphaville 06.05.2024, 12:05
Dossier: “Il centenario di Goliarda Sapienza” (2./5)
Alphaville 07.05.2024, 12:05
Dossier: “Il centenario di Goliarda Sapienza” (3./5)
Alphaville 08.05.2024, 12:05
Dossier: “Il centenario di Goliarda Sapienza” (4./5)
Alphaville 09.05.2024, 12:05
Dossier: “Il centenario di Goliarda Sapienza” (5./5)
Alphaville 10.05.2024, 12:05