Un po’ meno di tutto ...10 anni dopo

Da giovedì 5 a venerdì 20 settembre 2024 ore 20:00

Con Pamela Villoresi, Massimiliano Zampetti, Jacopo Sarno, Tatiana Winteler, Annina Pedrini, Franco Sangermano, Igor Horvat, Giuseppe Palasciano. Matteo Carassini, Federico Caprara, Rocco Schira, Emanuele Santoro, Luca Maciacchini, Erika Urban, Simon Sisti - Ajmone, Margherita Saltamacchia, Francesca Tripaldi, Maria Vittoria Scarlattei.
Presa del suono, sonorizzazione ed editing: Thomas Chiesa
Regia: Igor Horvat
Produzione: Francesca Giorzi

Nel solco della serialità, Rete Due produce la seconda stagione di Un po’ meno di tutto, fiction radiofonica che esplora il profondo cambiamento di vita di un’agiata famiglia luganese .Alla fine della prima stagione abbiamo lasciato la psicoanalista Anna (Pamela Villoresi), suo marito, imprenditore di successo, Michele (Massimiliano Zampetti) e il loro figlio adolescente Giulio (Jacopo Sarno) nel momento in cui improvvisamente il loro mondo crolla, le proprietà sono ipotecate e l’azienda perduta.
In questa seconda stagione, ritroviamo i protagonisti intenti a ricostruirsi una vita, affrontando i bisogni concreti delle persone che della povertà conoscono i meccanismi. Per tutti e tre un’esperienza difficile, fatta di conquiste e perdite, fratture e riconciliazioni. Un confronto continuo con la trasformazione, che della vita è ingrediente imprescindibile. Lo testimoniano inoltre le vicende dei nuovi personaggi che affiancano i protagonisti. Da un lato l’adolescente Vanessa che ha il coraggio di diventare dapprima Vic e infine Vittorio (Simon Sisti-Ajmone), affrontando un percorso che diviene inattesa occasione di maturazione per sua madre Lisa (Erika Urban), grazie anche al sostegno dell’associazione milanese Agedo(*). Dall’altro, da un passato ormai lontano ricompare Fred (Giuseppe Palasciano), il fratello di Anna con cui i rapporti si erano interrotti e al quale lei chiede aiuto senza sospettare che alla fine sarà proprio suo fratello a farle la richiesta più sconcertante…
Dodici puntate in cui i fatti della vita diventano ingredienti di una suspense dosata da una precisa struttura temporale: la nuova produzione giunge a dieci anni di distanza dalla prima stagione, lo stesso lasso di tempo narrato dalla drammaturgia di Daniela Morelli e dalla regia affidata a Igor Horvat, offrendo uno spaccato dell’evoluzione del tessuto sociale contemporaneo che ne dipinge la stratificazione e la complessità.