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Dossier: “Bassa Fedeltà (l’etica del “fai da te” applicata alla cultura)“ (1./5)

Un viaggio nel mondo della creatività non addomesticata

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Di: Marco Pagani 

È il momento di tirare fuori dai cassetti il martello, i chiodi, la colla, le forbici o anche i ferri da calza e il cacciavite: è il momento del fai da te. Trasformatosi nel tempo da necessità quotidiana di arrangiarsi in filosofia di vita, è divenuto per certi versi anche una forma di contestazione. È successo quando l’etica del fai da te è stata applicata da movimenti giovanili, artistici, musicali alla cultura, come modo per mettere in discussione la cultura mainstream e i suoi prodotti eccessivamente raffinati e artificiali. Nei prossimi cinque giorni parleremo di Low-Fi, fanzines, makers, autoproduzioni e di tutto quello che la creatività non addomesticata può produrre di bello. Cominciamo questo percorso dalle fanzine: le pubblicazioni cartacee autoprodotte che hanno dato voce ad artisti, musicisti e appassionati al di fuori dei canali più convenzionali. Francesco Ciaponi è docente di Storia della stampa e dell’editoria all’Accademia di Belle Arti di Brera e fondatore delle Edizioni del Frisco, progetto di ricerca sulle forme più marginali e sperimentali della comunicazione; ha pubblicato il libro Fanzine culture. Ciò che viviamo in rete era già nella carta, uscito l’anno scorso per Flaco Edizioni.

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