Kendrick Lamar a Super Bowl
Alphaville

Usa: dal football a Black Lives Matter (5./5)

Dossier: afrodiscendenti. Com’è stata recepita questa performance dagli attivisti afroamericani?

  • Ieri
  • 17 min
  • Cristina Artoni
  • Imago Images
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Per l’ultimo appuntamento del dossier di questa settimana, dedicato all’afrodiscendenza, prendiamo spunto dal Super Bowl. La finale del campionato statunitense di football, disputata lo scorso 9 febbraio, ha visto un’edizione insolita: la presenza tra il pubblico di Donald Trump, il primo presidente degli Stati Uniti a partecipare all’evento (e che ha, peraltro, abbandonato la tribuna prima della fine della partita); un anonimo spettatore che ha invaso il campo reggendo le bandiere di Palestina e Sudan; l’intermezzo di Kendrick Lamar, rapper portavoce della controcultura nera che si è esibito in una performance piena di significati nascosti, con cui ha diffuso la voce dei movimenti di protesta afroamericani. Com’è stata recepita questa performance dagli attivisti afroamericani? Qual è la situazione dei movimenti di protesta negli USA, a quasi cinque anni dall’omicidio di George Floyd? Ne abbiamo parlato oggi ad Alphaville con Roberto Festa, scrittore e giornalista culturale, noto per le sue analisi sulla società e la cultura statunitensi.
 

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