Tunisino, classe 1976, il nostro ospite di oggi è un eccellente solista di oud, cantante e compositore. È un figlio d’arte, suo padre è stato un importante elemento dell’Orchestra araba della Medina di Tunisi, si diploma in conservatorio nel 1994 e nel 2002, dopo una serie di esperienze in contesti espressivi diversi, si trasferisce a Roma dove si impone presto come esponente di punta della cultura musicale araba ed etnica in Italia, in particolare come colonna portante dell’Orchestra di Piazza Vittorio, come direttore artistico dell’orchestra delle donne arabe e mediterranee “Almar’à” e come cofondatore della Babel Nova Orchestra. Ziad ha contribuito a numerosi progetti musicali che esplorano i confini del ‘neofolk urbano’ e del panorama musicale mediterraneo, e si è distinto anche nel cinema e nel teatro componendo per produzioni come ‘Lettere dal Sahara‘ e ‘Pizza e datteri‘. La sua collaborazione nel 2019 con il sassofonista jazz Gabriele Cohen ha portato alla creazione del duo “Dialoghi Andalus Sedarad”‘, un esplorazione delle radici musicali arabe ed ebraiche attraverso la moderna improvvisazione jazzistica. È difficile sintetizzare la sua originale parabola artistica in pochi ascolti, ma come sempre noi ci proveremo, tra una sorpresa e l’altra della nostra babilonica scaletta.
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