La scorsa settimana abbiamo presentato una manciata di libri scritti da musicisti jazz. Questa settimana ci interesseremo invece a delle novità discografiche in cui il jazz incontra la poesia. Il dialogo fra jazz e poesia è da sempre fecondo, e se i dischi che presenteremo consolidano da un lato una ricca tradizione, al tempo stesso si provano a rilanciare la relazione su territori inediti. Partiremo da Allen Ginsberg e da un disco pubblicato da pochi giorni, il secondo volume dell’antologia “The fall of America” in cui artisti di scuola diversa si cimentano con le sue liriche. Ascolteremo poi degli estratti dal nuovo disco del sassofonista Benjamin Boone, “Caught in the rhythm”, che nuovamente accosta la sua musica a liriche di autori diversi in quello che è una sorta di work in progress su più volumi che cade sotto il titolo di “Poetry of Jazz”. Sarà poi la volta della cantante norvegese Susanna Wallumrød, col suo “Baudelaire and orchestra”, di Anthony Branker col suo nuovo disco “What place can be for us?”, così come della cantante e attivista di origini indiane Christine Correa col suo “Just you stand and listen with me”. In chiusura accenneremo anche a un’altra tradizione, quella della cosiddetta spoken poetry, che da figure come Gil Scott-Heron o il gruppo The Last Poets, via il jazz ma non solo, arriva fino alle affabulazioni del rap odierno.
Scopri la serie
https://www.rsi.ch/s/703910