Piano jazz
Bourbon Street

Dèi e dolci carezze

Ricordo di un estate jazz

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  • 04.09.2024
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Di: Sergio De Laurentiis

Bourbon Street torna nella consueta veste, alla ricerca delle novità jazz più interessanti. L’estate che si sta per chiudere ci ha riservato diverse uscite di rilievo, a partire da Evergreen di Julius Rodriguez, giovane talento multistrumentista, in cui molti addetti ai lavori vedono una futura star. Pur avendo compiuto da poco venticinque anni ha già alle spalle una serie notevole di collaborazioni, tra cui spicca quella con Meshell Ndegeocello, che nell’ultima edizione dei Grammy Awards si è aggiudicata il premio per il miglior album jazz alternativo con The Omnichord Real Book. In questa puntata di Bourbon Street scopriremo il nuovo lavoro che la bassista statunitense ha dedicato allo scrittore e attivista James Baldwin, No More Water: The Gospel of James Baldwin (pubblicato il 2 agosto, data non casuale perché proprio quel giorno ricorrevano i cento anni dalla sua nascita). La scena jazz sudafricana non smette di sfornare musicisti di grandi talento: uno dei più brillanti dell’ultima generazione è Nduduzo Makhathini, raffinato pianista che poche settimane fa ha dato alle stampe uNomkhubulwane (l’unica figlia di Dio), terzo album per la prestigiosa Blue Note, tributo alle lotte, le tradizioni e la spiritualità del suo popolo. Avremo anche modo di ascoltare gli ultimi lavori di Jonathan Powell (trombettista innamorato del latin jazz), Braxton Cook (uno dei più promettenti giovani sassofonisti in circolazione) e dell’ottimo pianista italiano Domenico Sanna. La chiusura è affidata alle dolci carezze di un’istituzione del jazz mondiale cui siamo particolarmente affezionati, Franco Ambrosetti, che all’inizio di agosto ha pubblicato Sweet Caress.

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