Fin da quando è stato presentato a Cannes Megalopolis ha creato una contrapposizione netta tra chi lo considera l’ultimo capolavoro di Francis Ford Coppola e chi lo ritiene un delirante assemblaggio di citazioni, sollecitazioni e inserti digitali che lo rendono un “magnifico disastro”.
Il film è uscito anche nelle sale della Svizzera italiana il 16 ottobre, in contemporanea con la distribuzione italiana e con la presenza a Roma del regista in occasione della Festa del cinema e del tributo della città alla sua carriera culminato nell’inaugurazione negli Studios di Cinecittà di viale Francis Ford Coppola.
Al di là della riuscita o meno della pellicola, questo film ha comunque il pregio e la capacità di sollevare una serie di interrogativi sul nostro presente e su quello del cinema e di interrogarci sul senso di fare film oggi in un universo dove l’immagine sembra proliferare senza più controllo e senza più un centro.
Per parlarne Charlot ha invitato la collega e critica cinematografica Chiara Fanetti responsabile editoriale di Cult +, il direttore del Locarno Film Festival Giona Nazzaro, e Niccolò Castelli regista e direttore artistico delle Giornate cinematografiche di Soletta.
Il corpo è una mappa – 1. Introduzione
Charlot 20.10.2024, 14:40
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