Il regista Lorenzo Loris, da anni attivo al Teatro Out Off di Milano, propone dal 2010 un percorso sulle radici novecentesche del capoluogo lombardo attraverso testi di autori significativi: La Gilda del Mac Mahon di Giovanni Testori, L’Adalgisa di Carlo Emilio Gadda, la riproposta di In exitu, dramma di Testori ambientato nella Stazione Centrale di Milano, che suscitò a suo tempo grande scandalo, di recente la tragedia Affabulazione di Pasolini e ora di nuovo Gadda con il suo capolavoro La cognizione del dolore, di cui lo stesso Loris cura anche l’adattamento.
La forza dell’invenzione linguistica sottolineata dal regista, la guerra, il rapporto conflittuale tra il protagonista e la madre sono alcuni degli aspetti di rilievo della vicenda narrata nel romanzo, d’impronta fortemente autobiografica, come rivela Clelia Martignoni, docente di letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Pavia e direttrice dei “Quaderni dell’ingegnere”, pubblicazione fondata da Dante Isella.
La produzione è voluta dal Teatro Out Off in collaborazione con ArTransit, Performing Arts in Motion parte di Viavai, Contrabbando culturale Lombardia-Svizzera della Pro Helvetia e del Teatro San Materno di Ascona, che la ospita in gennaio. Alla prima rappresentazione a Milano era presente Domenico Lucchini, direttore del Teatro San Materno, che rivela le sue impressioni “a caldo”.
Le invenzioni ‘teatrali’ di Gadda
Spettacoli 05.12.2014, 12:35
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