Il digital day che ricorre proprio oggi è l’occasione per riflettere sui grandi temi dell’epoca dell’informazione e sui cambiamenti portati nelle nostre vite dallo sviluppo tecnologico. Una settantina di organizzazioni in dodici città svizzere, tra cui la stessa RSI, propongono oggi eventi e incontri incentrati su questi temi. Ma quante delle promesse che ci facevano sognare, negli anni in cui internet veniva alla luce, sono state mantenute? Quanto la “rivoluzione digitale” è stata ed è davvero una rivoluzione? E quanto possiamo dire che le nostre vite e la nostra capacità di comunicare siano davvero migliorate, rispetto ai tempi in cui il telefono a rotella era il principale strumento per comunicare a distanza? Marco Pagani ha rivolto queste domande a Diego Latella, ricercatore del CNR e segretario dell’unione scienziati per il disarmo, che studia pericoli e possibili distorsioni nell’uso delle nuove tecnologie, e a Gabriele Balbi, storico dei media e docente di comunicazione presso l’Università della Svizzera Italiana, autore (con Paolo Magaudda) del recente “Fallimenti digitali – un’archeologia dei nuovi media”, edito da Unicopli.
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