Un’opera nell’opera. Questa è, in sintesi, L’opera seria, commedia per musica in tre atti, di Florian Leopold Gassmann, su libretto di Ranieri de’ Calzabigi, datata 1769, quando alla corte di Vienna l’opera, allo specchio, ironizza su se stessa e sulle proprie bizzarre convenzioni. Oggi è proposta in una nuova produzione firmata Teatro alla Scala in coproduzione con il MusikTheater an der Wien. L’opera seria, quindi, in scena al Piermarini dal 29 marzo al 9 aprile per cinque rappresentazioni segna il ritorno, dopo il successo de La Calisto di Francesco Cavalli, di Christophe Rousset. Questa volta alla guida di una compagina orchestrale che ha unito musicisti scaligeri su strumenti storici e prime parti degli archi e legni de Les Talens Lyriques, ensemble da lui fondato. La regia e i costumi sono affidati a Laurent Pelly e le scene a Massimo Troncanetti. Mentre, il nutrito cast di questa brillante satira sul mondo del melodramma, prevede nei ruoli di Fallito, impresario, Pietro Spagnoli; Delirio, poeta, Mattia Olivieri; Sospiro, maestro di cappella, Giovanni Sala; insieme a Ritornello, primo musico, Josh Lovell; Stonatrilla, prima donna nell’opera seria, Julie Fuchs; Smorfiosa, seconda donna nell’opera seria, Andrea Carroll; Porporina, secondo uomo nell’opera seria, Serena Gamberoni.
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