Antiche ballate degli Appalachi.

Nel 1917 venne pubblicato il volume “English Folk Songs From The Southern Appalachians”, una raccolta a cura della folclorista statunitense Olive Dame Campbell e del ricercatore, docente e musicista britannico Cecil James Sharp. Sono 122 canzoni, accompagnate da note che descrivono la storia e il contesto di ciascuna: si tratta di brani raccolti nella regione degli Appalachi, la catena montuosa che si dispiega per oltre duemila chilometri correndo parallela alla costa orientale degli Stati Uniti, e che fu il luogo di destinazione di molti immigrati dalle isole britanniche. Proprio quegli immigrati portarono con sé gran parte delle canzoni poi raccolte e pubblicate da Campbell e Sharp. Le canzoni formarono poi il repertorio della musica rurale che divenne sempre più apprezzata negli USA a partire dagli anni Venti del Novecento, e del successivo folk revival; la raccolta, poi, fu al centro di polemiche da parte di studiosi che rimproveravano soprattutto Sharp di aver “tradotto” le canzoni nel quadro di una rassicurante ideologia borghese. Distante da quelle polemiche ormai lontane di decenni, il musicista statunitense Thomm Jutz ha deciso di dedicare un album alle canzoni della raccolta, in particolare a quelle di cui furono portatrici due donne, Mary Sands e Jane Gentry, e per rispecchiare l’ambivalenza geografica di quel repertorio ha chiamato a collaborare il chitarrista e cantautore britannico Martin Simpson e un certo numero di artiste e artisti provenienti dalle due sponde dell’oceano: Cara Dillon, Emily Portman, Sierra Hull, Angeline Morrison, Odessa Settles, Dale Ann Bradley, Angeline Morrison, Tim O’Brien, Tim Stafford, Tammy Rogers, Seth Lakeman, Justin Moses. Metà dell’album è stato registrato negli Stati Uniti, metà in Gran Bretagna.

L’album, prodotto dalla Topic Records, la più antica e autorevole etichetta discografica dedita alla musica folk, ci riporta a un mondo che probabilmente avevamo già frequentato, nell’epoca del folk revival nordamericano e di quello britannico, ma forse mai con un suono così affascinante, anche grazie al contributo di due fra i migliori chitarristi acustici in circolazione.