Rhiannon Giddens
La Recensione

“You’re the One”

Le molte voci di Rhiannon Giddens

  • Keystone
  • 21.10.2024
  • 25 min
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Di: Giordano Montecchi 

Non tutti saranno d’accordo, ma se l’occhio è lo specchio dell’anima, la musica (spesso, non sempre beninteso...) è lo specchio del proprio tempo. Naturalmente, dalla cronaca alla trasfigurazione, dalla sciatteria al sublime, c’è modo e modo di rispecchiare. Per una canzone è più facile (e più rischioso), per una sinfonia la faccenda è più complicata. Rhiannon Giddens, cantante, compositrice, ricercatrice e altro ancora scrive per lo più canzoni. Canzoni capaci di raccontare gli anni e i drammi che stiamo attraversando in modi nuovi ma fedeli alla tradizione più nobile della musica afroamericana. In questa artista il confine fra autrice, interprete, studiosa e paladina dei diritti civili si fa labile. Indubbiamente Giddens è una delle protagoniste di quel movimento – credo che lo si possa definire in questo modo – che in questi anni sta rileggendo e riscoprendo il patrimonio folklorico e culturale degli afroamericani, mettendo in luce certi meccanismi di rimozione e il loro enorme contributo, anche come autori, alla storia della musica americana tout-court. Il suo album più recente, uscito per la Nonesuch Records, si intitola “You’re the One” e testimonia di un’artista così curiosa e sensibile agli stimoli musicali più diversi da rischiare, qui, un eclettismo fin troppo marcato, in una gamma di accenti che vanno dall’impegno civile al puro intrattenimento, al country o al ripescaggio di vecchi stilemi alla Tin Pan Alley.

Forse un po’ deludente per chi conosce e ammira la musica di Rhiannon Giddens, ma ciononostante con momenti travolgenti tipicamente suoi.

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