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Dopo la Seconda guerra mondiale l’intera Europa era disseminata di macerie, eredità di bombardamenti e combattimenti. E tutte le guerre successive, nei diversi continenti, hanno lasciato dietro di sé una scia di distruzione. E se ci limitiamo a questi ultimi anni, in Siria la ricostruzione non è davvero iniziata e già si aggiungono sempre nuove macerie in Ucraina e in Palestina.
Il primo passo per uscire da questa tragica situazione, spiega Arianna Arisi Rota, è ristabilire una pace ragionevole, o quanto meno una tregua. E il dopoguerra, nel pensiero di Federico Romero, può anche essere un nuovo inizio, dove si correggono gli errori del passato e proprio sulle macerie si costruisce un mondo nuovo e migliore. In questa fase inevitabilmente gli aspetti tecnici della ricostruzione si legano in modo indissolubile a risvolti psicologici, a speranze e aspettative. Questo fu per esempio il caso di Milano dopo la Seconda guerra mondiale, studiato da Barbara Bracco.
Infine Stefano Ventura si sofferma sulle macerie causate dalla natura e non dall’uomo, per esempio nei caso dei terremoti in Italia, Giappone, Turchia, Indonesia, Haiti e Marocco.
Prima emissione: 21 settembre 2024
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