Ridotto dell'opera

Arpe romane, romani orfei

Un progetto discografico di notevole rilievo

"Harpa romana", di Riccardo Pisani, Arcana - Outhere (dettaglio di copertina)
Di: Paolo Borgonovo 

Ci giunge da Roma la cartolina di oggi, firmata da Alberto Mattioli, e a Roma rimarremo nella seconda parte della puntata, ma nella Roma barocca, la grande Roma dei papi Borghese, Barberini, Ludovisi, grazie a un progetto discografico di notevole rilievo musicologico, firmato dal tenore romano Riccardo Pisani: Harpa Romana, per Arcana - Outhere. Con lui parleremo di alcuni eminenti cantanti arpisti, o arpisti cantanti, che contribuivano ai fasti dell’aristocrazia romana del Seicento, moltiplicando le arpe per evocare la mitica cetra e proponendosi come emuli di Orfeo. Ma per seguire invece le orme del principale Orfeo del momento, ci siamo recati in Lussemburgo, dove Cecilia Bartoli debuttava la sua nuova produzione di Orfeo ed Euridice di Gluck: una versione concertante che fa seguito alla produzione in scena del Festival di Salisburgo 2023, sempre con Les Musiciens du Princes, l’orchestra che la cantante romana ha fondato a Montecarlo.

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