“Il surrealismo si fonda sull’idea di un grado di realtà superiore connesso a certe forme d’associazione finora trascurate, sull’onnipotenza del sogno, sul gioco disinteressato del pensiero.” scrive André Breton nel suo “Manifeste du surréalisme” nel 1924. Il Surrealismo – continua Breton – “Tende a liquidare definitivamente tutti gli altri meccanismi psichici e a sostituirsi ad essi nella risoluzione dei principali problemi della vita.”
Cento anni dopo la pubblicazione del manifesto di Breton, critici e storici dell’arte ricostruiscono ed analizzano le vicende di un movimento internazionale attraverso una serie di pubblicazioni e mostre allestite nel corso del 2024 e del 2025.
Per l’occasione la nostra redazione dedica due puntate al Surrealismo. La prima, andata in onda il 16 febbraio scorso, era interamente dedicata a Max Ernst e al Surrealismo storico. In questa puntata parliamo, invece, del Surrealismo in Italia.
“È esistito, o si può propriamente parlare, di un Surrealismo italiano?”
Ospiti della puntata:
Alice Ensabella, professoressa di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università Grenoble Alpes. Curatrice della mostra Giorgio de Chirico e Alberto Savinio, Una mitologia moderna (Parma, 2019), co-curatrice della mostra Il Surrealismo e l’Italia (Fondazione Magnani Rocca, 2024).
Alessandro Nigro professore di Storia dell’arte contemporanea e Storia della critica d’arte presso l’Università di Firenze (dal 2005 al 2024). Autore della monografia Ritratti e autoritratti surrealisti (Padova 2015). Autore e co-curatore della mostra e del volume “Il Surrealismo e l’Italia” (Dario Cimorelli Editore).
L’inserto della settimana ci consente di approfondire ancora la nostra indagine sul Surrealismo insieme a Raphaël Bouvier, curatore della mostra “La Chiave dei Sogni” alla Fondazione Beyeler.
"Il Surrealismo e l'Italia" di Stefano Roffi, Alessandro Nigro, Alice Ensabella, Dario Cimorelli Editore
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