Sembra discriminata e meno considerata, la cosiddetta “musica contemporanea”, quella di ricerca per intenderci, viene molto spesso vista con diffidenza dal pubblico, dagli organizzatori e talvolta addirittura dagli stessi musicisti. Il repertorio contemporaneo, almeno alle nostre latitudini e longitudini, ha relativamente poco spazio nei cartelloni delle varie istituzioni concertistiche.
Come mai? Questione di pregiudizi, linguaggio ostico o educazione? Quali sono le problematiche (e le possibili soluzioni) per ribaltare questa tendenza? Ne sentiamo davvero la necessità?
Alessandro De Rosa e Giovanni Conti ne discutono con Matteo Manzitti, compositore e didatta, e Francesco Bossaglia, direttore d’orchestra, delegato alle attività orchestrali e d’ensemble al CSI e responsabile dell’Ensemble 900.
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