Vladimir Ashkenazy ha annunciato il ritiro dalle scene con effetto immediato. Il celebre pianista e direttore d'orchestra di origine russa che vive in Ticino ha compiuto 83 anni a luglio e ora dice "stop" dopo oltre 70 di attività artistica,
Come pianista, Vladimir Ashkenazy aveva fatto il suo debutto al Concorso Chopin di Varsavia nel 1955 arrivando secondo, ma conquistando le preferenze del giurato Arturo Benedetti Michelangeli, il quale abbandonò in polemica con i colleghi. Da allora la sua carriera internazionale decollò e innumerevoli furono le esibizioni e le registrazioni come pianista, che gli valsero anche nove premi Grammy. Nel corso del tempo, Ashkenazy si era dedicato sempre più intensamente all’attività di direttore d’orchestra lavorando con le principali orchestre del mondo. Vladimir Ashkenazy è stato anche direttore principale dell’Orchestra Giovanile dell’Unione Europea fra il 2000 e il 2015.
Ashkenazy decise di abbandonare il suo paese, l'URSS, nel 1963 per stabilirsi dapprima a Londra e poi in Islanda dal 1968. Nel 1972 Ashkenazy ottenne la cittadinanza islandese e nel paese contribuì a fondare il Reykjavík Arts Festival, del quale è tuttora presidente onorario. Dal 1982 con moglie e figli Vladimir Ashkenazy ha stabilito la sua residenza definitiva in Svizzera, dove vive attualmente, a Pura, in una casa che per un periodo era stata abitata da Benedetti Michelangeli. Dei cinque figli, due hanno intrapreso la carriera musicale: Dimitri Thor è clarinettista mentre Vladimir “Vovka” Stefan è pianista. Con quest’ultimo e con il critico musicale Andrea Ottonello ne parleranno Roberto Corrent e Giovanni Conti.
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