Opera Aida
Voi che sapete...

Tenet Opera Rotas

Sulla possibilità che l’opera possa essere contemporanea

  • Oggi
  • 33 min
  • Davide Fersini
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Un po’ come il magico quadrato: un rompicapo.

Già, perché nonostante i risultati poco entusiasmanti in termini di successo di pubblico e alcuni dissapori con gli sponsor, pochi giorni fa il Metropolitan di New York – nella persona di Peter Gelb - ha annunciato l’intenzione di voler continuare ad investire nel proprio piano di commissioni di opere nuove iniziato l’anno scorso con The Hours di Kevin Puts. È una decisione molto coraggiosa che sembra allinearsi a quanto sta succedendo nei teatri europei da qualche anno e che, solo per guardare intorno a noi, ha prodotto in tempi recentissimi una nuova opera di Beat Furrer a Zurigo – Das grosse Feuer - e il tanto atteso Nome della rosa di Francesco Filidei alla Scala di Milano. Ma perché l’opera rappresenta un linguaggio ancora così interessante per i compositori contemporanei? È solo una battaglia culturale o c’è una reale esigenza da parte del pubblico? Di questo e molto altro, Davide Fersini ne discute a Voi che sapete con la musicologa nonché collega di RAI Radio Tre, Gaia Varon e con Nadir Vassena, compositore e docente di composizione del Conservatorio della Svizzera italiana.

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