In coda ai moti giovanil-rivoluzionari di fine anni 60, il decennio seguente apre le porte alla più importante, e per l’america del tempo decisamente sconvolgente, forma di opposizione: quella delle Black Panthers, la prima formazione politica e sociale di autodifesa afroamericana. Il Black Panther Party è l’altra faccia della rivoluzione pacifica di Martin Luther King: di pelle nero vestiti, con fucili a tracolla e basco ben calcato in testa, le pantere nere rivendicano una forma di auto-protezione da ogni soppruso con una reazione diretta e di pari portata ad ogni possibile aggressione…in pratica occhio per occhio, dente per dente! La colonna sonora di questo movimento politico e sociale fu la poesia di strada imbastita dai Last Poets, esclusivamente voci e percussioni, quella che con pezzi quali la “When the revolution come”, anticipava l’avvento di tutto il più politicizzato e barricadero hip hop degli anni a seguire…letteralmente, il rap…prima del rap!
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