Dalla Cina arriva DeepSeek, una nuova offerta di intelligenza artificiale e negli USA tremano molti giganti delle nuove tecnologie, da Nvidia a OpenAI, creatore di ChatGPT. Nel settore dell’intelligenza artificiale sembrava che i grandi progressi sarebbero stati appannaggio di un ristretto numero di società statunitensi pronte a investire decine se non centinaia di miliardi di dollari. Questo sia riguardo ai modelli di calcolo che allo sviluppo di microprocessori, i cosiddetti chip, che avevano fatto volare le quotazioni di Nvidia. C’è ora da capire quanto l’entrata sul mercato della cinese DeepSeek, con un modello “open source” i cui codici sono disponibili pubblicamente, cambierà il mercato. Soprattutto se si conferma il fatto che DeepSeek lavora con meno informazioni e utilizzando meno potenza di calcolo rispetto ai concorrenti. Un rimescolamento di carte che potrebbe aiutare l’Europa, che finora sembra essere rimasta indietro nella corsa all’IA. Europa, e anche Svizzera, dove di certo non si rimane a guardare.
A Modem ne discutono:
Maria Grazia Giuffreda, direttrice associata del Centro Svizzero di Calcolo Scientifico di Lugano
Andrea Rizzoli, direttore dell’Istituto Dalle Molle di studi sull’intelligenza artificiale di USI/SUPSI
Luca Accomazzi, divulgatore scientifico
Scopri la serie
https://www.rsi.ch/s/703681