Proprio un anno fa Chat GPT si apriva al grande pubblico. Dalla curiosità per un fenomeno quasi da baraccone si è velocemente passati alla cose serie, con ripercussioni sul modo di lavorare e di studiare. L’importanza che sta assumendo l’ intelligenza artificiale – e qui c’è chi avanza dubbi sul come il termine è stato tradotto in italiano – viene confermata pure dalla decisione di questa settimana di incoronare il termine GPT come parola svizzera dell’anno 2023 per la lingua italiana. A rilanciare Chat GPT a livello di notizie nelle ultime settimane ci sono poi state le lotte fra direzione e consiglio di amministrazione di OpenAI, sviluppatrice del programma. Con il siluramento, seguito dal ritorno, di Sam Altman, il volto pubblico dell’azienda. Vicende che ci spingono a chiederci quali sono le implicazioni degli sviluppi dell’intelligenza artificiale a livello regolamentare, economico ma pure della ricerca sull’intelligenza artificiale.
A modem ne discutono:
Silvia Santini, professoressa di tecnologie mobili e indossabili della facoltà d’informatica dell’USI
Mauro Quadroni, avvocato contitolare della AI Legal & Strategy Consulting
Cristiano Valli, giornalista di base a San Francisco e attento al mondo delle nuove tecnologie
Modem, dal lunedì al venerdì su RSI, Rete Uno e LA1 alle 08:30, in replica su Rete Due alle 18:30. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app RSI e RSIPlay.
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