Il dispositivo che provoca la morte per asfissia da azoto.jpg
Modem

Suicidio assistito: servono nuove regole?

Dopo il caso Sarco a Berna si valuta se sia necessario rafforzare il quadro legale

  • 18.03.2025
  • 30 min
  • Keystone
Scarica

Sei mesi fa ha fatto scalpore il cosiddetto “caso Sarco”: nel Canton Sciaffusa, una statunitense sostenuta da un’associazione di aiuto al suicidio poco conosciuta in Svizzera, ha messo fine alla sua vita all’interno di una capsula sigillata nella quale è stato immesso dell’azoto. Sarco, appunto. Un caso che ha fatto molto discutere e sul quale è in corso un’indagine penale nei confronti di chi ha messo a disposizione la capsula e l’azoto.  

Il caso Sarco ha però anche attirato l’attenzione della politica: sono stati presentati vari atti parlamentari a Berna e la Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati ha deciso di procedere a delle audizioni per valutare se sia necessario rafforzare il quadro legale. 

Attualmente non esiste in Svizzera una legge specifica sul suicidio assistito. L’articolo 115 del codice penale punisce chi spinge qualcuno al suicidio o aiuta qualcuno a togliersi la vita per “motivi egoistici”. Ne consegue, secondo un’interpretazione liberale, che chi aiuta qualcuno a suicidarsi per motivi altruistici è esente da colpe. È comunque la persona che vuole suicidarsi a dover compiere l’atto finale. Visto poi che la dose letale di pentobarbital di sodio – la sostanza usata nel suicidio assistito - necessita di una prescrizione medica, fa stato anche la Legge sugli agenti terapeutici e quella sugli stupefacenti. Anche le linee guida dell’Accademia svizzera delle scienze mediche (SAMS) stabiliscono alcune regole procedurali. Regole che non sono legalmente vincolanti ma chi non le rispetta rischia sanzioni da parte della Federazione dei medici  

Nel corso degli ultimi decenni si è valutato più volte se fare una legge ad hoc, e si è sempre optato per lo status quo. Ora, come detto, il caso Sarco ha riaperto il dibattito, con vari atti parlamentari che chiedono di approfondire la questione su una legge ad hoc. Il percorso politico è agli inizi; a Modem ne parliamo da Berna con due deputati alle camere federali

Mauro Poggia, consigliere agli Stati MCG/GE

Giorgio Fonio, consigliere nazionale CENTRO/TI

e con due interviste registrate a

Samia Hurst-Majno, vicepresidente Commisione nazionale di etica per la medicina umana

Ernesto Streit, responsabile di Exit Ticino

Scopri la serie

Correlati

Ti potrebbe interessare