Le immagini e le testimonianze in arrivo dall’Ucraina - e le atrocità che documentano – continuano a suscitare discussioni, anche tra le principali cancellerie occidentali, pronte a varare nuove sanzioni economiche contro la Russia. Ma a muoversi è anche la giustizia internazionale, con il tribunale internazionale dell’Aja che ha inviato, da subito, i propri investigatori in Ucraina per documentare quanto sta capitando e per raccogliere prove sui crimini di guerra commessi.
La stessa cosa stanno facendo anche le autorità europee, che coordinano le indagini condotte da diversi Stati membri dell’Unione europea. Anche la Svizzera sta raccogliendo queste prove, attraverso le testimonianze dei profughi in arrivo nel nostro Paese. Ma tutto questo poi concretamente a cosa porterà? Dobbiamo immaginarci una nuova Norimberga, come auspicato dal presidente ucraino Zelensky? E come sarà possibile risalire non solo agli autori di quei crimini ma anche ai loro responsabili politici, Putin in primo luogo?
Queste alcune delle domande a cui cercheremo di dare una risposta con i nostri ospiti
Paola Gaeta, docente di diritto internazionale e umanitario al Graduate Institute di Ginevra
Marco Pedrazzi, professore di diritto internazionale alla Statale di Milano
In questa puntata vi proporremo anche un’intervista registrata a Paolo Rumiz, scrittore, giornalista e inviato di guerra nei Balcani e un adattamento di un reportage della collega di RTS, Maurine Mercier, dalla città di Bucha, in Ucraina.
Modem su Rete Uno alle 8.30, in replica su Rete Due alle 18.30. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay
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https://www.rsi.ch/s/703681