Persone diverse ma accomunate dalla passione e dalla competenza. Non c’è che dire, entrambi i consiglieri di Stato cha a fine anno lasciano i loro scranni per raggiunti limiti di carica -due rielezioni- hanno plasmato la politica e la società retica. Cavigelli, da “ministro” delle infrastrutture e dell’energia e della mobilità, nei suoi 12 anni di permanenza nell’Esecutivo cantonale ha -infatti- dovuto gestire spinosi dossier come la “appaltopoli” ma anche la presunta/prevista “crisi energetica”, per non citarne che due. Rathgeb -da direttore della sanità nei primi anni di Esecutivo- ha portato avanti con convinzione la riforma del sistema sanitario spingendo fortemente per la creazione di centri regionali, da responsabile delle finanze e dei comuni gli è toccato occuparsi dei “torbidi roveredani” ma soprattutto tenere la rotta dei conti pubblici -anche nei due anni della pandemia- senza cedere alle lusinghe delle sirene dell’aumento della spesa pubblica o quelle degli sgravi fiscali. Lasciando il Governo sia Cavigelli sia Rathgeb cominceranno una nuova vita tra politica e consigli di amministrazione.
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